mercoledì 29 giugno 2016

Poesia tratta dalla mia prima raccolta presto in uscita-Natural Calliope

Questa poesia, già presente nella raccolta "Riflessi", farà parte del mio prossimo libro, insieme ad altre 30 poesie ed alcuni racconti. Nel frattempo, godetevi "Natural Calliope", nata dalla mia passione per la musica e, in modo particolare, dal ritmo incalzante delle percussioni. 
Michela Di Gregorio Zitella

Natural Calliope
Cadono gocce d’acqua
Come fossero metronomi interrotti.
Poi all’improvviso il cielo si squarcia
E un rullo di tuoni si leva in marcia.
Il muro di suoni
È come fitta nebbia,
o meglio come flebili arcobaleni
disegnati dalla spensieratezza
degli amori novelli.
Al ritmo della pioggia
Sbocciano calde gemme
E come piccole chitarre
Si snodano allo stridere felice
Della Madre Terra.
Ed io, a modo mio,
Osservatrice delle più
Insidiose note del cuore
Mi lascio andare
A questo spartito senza parole.


domenica 19 giugno 2016

Poesia introduttiva per la mostra "Prendi questo corpo" del collettivo artistico Velvet Flies

Questa poesia ha introdotto la mostra "Prendi questo corpo" del collettivo Velvet Flies presso lo spazio MAW di Sulmona. è ispirata in modo particolare dalle atrocità della violenza di genere, razzismo, xenofobia, omofobia, tutti temi a cui io mi sento empaticamente legata.

INTRO
Avvelenato da una lingua di gesso,
decisa è la lama fredda dell’ indifferenza
unica testimone di una flebile
intermittenza,
di una luce evanescente,
la mia denuncia cosciente
di qual si voglia delitto
un ronzare incandescente
che esplode dritto nel cuore,
colore di un disperato amore.
Prendilo! Prendi tutto di me.
A me non restano che pietre,
proiettili di sale,
il pianto di una rivolta,
questo anestetico male.
Prendi questo corpo:
Io, circondata da un vuoto che fa rumore,
Io, bruciata anima di vetro,
Io, rendo grazie

e crollo.

martedì 14 giugno 2016

Poesia dedicata a L' Aquila vincitrice del premio Alessandra Schiarini 2009. Michela Di Gregorio Zitella

S’alzerà In Volo
Ho visto un’aquila ferita

cadere fra le fronde,

camminare sofferente

fra i pini e i monti ostili, nei vicoli dei vini,

con lo sguardo verso il mare.

E domani s’alzerà in volo

con i suoi figli morti fra le braccia,

senza mai schiantarsi al suolo.

Ho ascoltato per i prati in fiore, dolci arpeggi di chitarra,

lievi battiti d’ali, di farfalla,

caos, lavori in corso.

Voci allegre, sguardi muti, di chi ha smesso di ascoltare.

domani s’alzerà in volo, la déa dei cinque sensi,

restituirà la voce a chi ha perso le parole.

La quiete struggente del mare d’inverno

porta odori vivi da molto lontano,

strappando l’innocenza

persino ai fiori di campo.

A primavera, il gusto aspro della vita

sembrava il più dolce che avessimo mai provato.

E s’alzerà un grido sui colli in fiore

un grido d’amore,

un grido d’orgoglio

che come vento,

ci alzerà in volo.

Michela Di Gregorio Zitella
                                                                                     







venerdì 10 giugno 2016

Audiolibro- Poesia "Venanzio, pensieroso e fuggitivo"

Ispirata al fiume San Venanzio: uno scorrere di immagini oniriche a volte contrastanti, nella dura lotta fra il timore e la voglia di appartenere ad un "luogo dell' anima".
https://www.youtube.com/watch?v=wdMbx2fDrxg

giovedì 9 giugno 2016

Poesia per il Natale 2015- Concerto Banda Città di Pratola Peligna

Il focolar sonoro.

Di soppiatto
Sotto al vischio
Fra uno schiocco ed un fischio
Il musicante accorda il suo strumento.
Gioiosa la neve cade
Su queste note molli,
e tutto tace.
Al sonoro focolare
Tutti sono quasi addormentati
E solo una grande stella
Stride sui violini,
respira di giochi e di sollazzi.
In questi giorni di festa
Non si può chiedere al musico
Di non suonare:
Sarebbe come chiedere al
Domani luminoso,
all’ innamorato più geloso

di smettere d’ amare.

Michela Di Gregorio Zitella

mercoledì 8 giugno 2016

Collettivo artistico "Velvet Flies"- L' arte di ribellarsi.

Questo 2016 mi ha portato moltissime novità, ma una su tutte mi riempie di orgoglio: la nascita del collettivo "Velvet Flies",una collaborazione tutta al femminile tra me e le artiste abruzzesi Gessica di Nino e Yoselin Giovani. Sentivamo davvero il bisogno di unirci e di parlare dei temi più disparati, in un periodo in cui Sulmona (ma anche altrove) sta vivendo una crisi culturale molto forte. Quindi abbiamo unito la poesia e le arti figurative e ci siamo lanciate in questo progetto, portando avanti una mostra sulla sessualità presso lo spazio MAW di Sulmona. L' arte diventa il veicolo per ribellarsi ad un sistema che troppe volte si tappa le orecchie per non sentire le urla dell' ingiustizia. Per questo l' arte diventa come un filo di Arianna, che cerca di trascinarci fuori dal labirinto della convenzione sociale.
https://www.youtube.com/watch?v=T0ldfcSkggU

Presentazione video della poesia "All' usignolo", per la casa editrice Pagine, antologia "Riflessi",2015.

Biografia-Michela Di Gregorio Zitella

Michela Di Gregorio Zitella nasce il 5 ottobre 1994 a Sulmona, in Abruzzo. Vive a Raiano (AQ) e si diploma al Liceo Linguistico G. Vico di Sulmona.
Da sempre coltiva la passione per le arti ma è grazie alla vittoria del Premio “Alessandra Schiarini”, con la poesia S’alzerà in volo, nel 2009, che si dedica assiduamente alla scrittura.
Dall’anno successivo fa parte di un gruppo di poeti che decidono di dar vita alla corrente artistico-letteraria denominata “Labirintismo”.
È nel 2015 che inizia la sua incursione in due generi letterari apparentemente opposti: la fiaba per bambini e la narrazione drammatica con sfumature horror e noir.
Nel frattempo continua a partecipare a diversi concorsi nazionali di poesia e collabora con il collettivo artistico “Velvet Flies” che si occupa di varie tematiche sociali attraverso l’arte contemporanea.


        Concorso Nazionale di Poesia Nuova Acropoli – V Edizione
                    III Classificata Michela Di Gregorio Zitella
                                                              
D’Amore ed altri meccanismi
Urgentemente il mio cuore,
s’azzanna nel desiderio,
unico il portamento,
di una meccanica volontà.
Il mio camminare
è l’onesto ticchettare
d’un orologio guasto
che fino alle stelle,
tremanti fiammelle,
un giorno mi porterà.
Non s’inceppa
l’incalzante arrovellarsi del mondo
il mio cielo si perde
nell’ammirare le fulgide stelle
che al lunare pallore
si stringono nel petto
come se fosse il solo Dio
a raccontarmi tutto questo.

Pescara, 28 maggio 2016