martedì 13 dicembre 2016

Poesia "I Giovani" di Michela Di Gregorio Zitella

I giovani

Ahi che dire dei giovani
Giovani che si nascondono
dietro le grate
delle loro prigioni.
Ahi che dire di loro
distratti
alla ricerca della gioia.
Sognatori in terre lontane
o amanti dei loro bicchieri.
Degli occhi di chi bramano,
nascosti in una foto.
Mi piace.
Ma mi piace per davvero.
Ahi giovani,
che hanno paura dell’ amore,
ma non del sesso,
che guardano il diverso,
ma non hanno occhi
che per il loro aspetto.
Siamo questo noi giovani?
Non ci credo.
Siamo Kaos, vita, rumore.
Sarà questo tempo nostro
che ci farà da testimone?
                                                                                 Michela Di Gregorio Zitella

martedì 18 ottobre 2016

VIDEO RECENSIONE DI ALESSIO MASCIULLI SU OSSA CAVE

Ecco a voi la bellissima video recensione a cura di Alessio Masciulli, Editore pescarese, riguardo il mio libro di esordio Ossa Cave. Volete acquistare questo libro? Disponibile su AMAZON, IBS, LUPIEDITORE E LIBRERIA UNIVERSITARIA. Grazie!


https://www.youtube.com/watch?v=-zTzAcqacWo&feature=youtu.be

sabato 1 ottobre 2016

Michela intervistata da Ilaria Grasso. Link

Ciao a tutti! Questa è la bellissima intervista di Ilaria Grasso alla sottoscritta. Si parla di "Ossa Cave", il mio libro d' esordio. Cliccate nel link per leggerla! Grazie
Michela
https://liberilibrienonsolo.wordpress.com/2016/10/01/incontro-con-la-scrittrice-michela-di-gregorio-zitella/

Haiku n° 3

Cari visitatori, se vi siete appassionati al libro "Ossa Cave" non potrete non innamorarvi anche del magico mondo degli Haiku! Scoperti per caso su internet, gli Haiku sono poesie particolari. Infatti sono composti solo da tre versi e hanno un rigido schema sillabico. Pensavo inizialmente che non avrei trovato feeling con questo genere, poichè sono molto convinta della "libertà" della poesia: anche in "Ossa Cave" non ho quasi mai seguito uno schema metrico. Eppure questa poesia, detta anche "Poesia della concentrazione" mi ha appassionata al punto che, tornando dalla Villa Comunale di Sulmona ho deciso di scattare una foto a questo mio piccolo omaggio alla poesia giapponese. Spero vi piaccia! Un caro saluto
Michela

lunedì 19 settembre 2016

Recensione "Ossa Cave" di Simone Forcucci

S’alzerà in volo. Commento al testo Ossa cave di Michela Di Gregorio Zitella.


La raccolta di poesie Ossa cave è la prima effettiva pubblicazione della nascente artista Michela Di Gregorio Zitella. Suddivisa in trentasei testi, di cui gli ultimi tre sembrano non seguire la “struttura” tipica degli altri trentatré (in quanto scritti in forma prosaica), la raccolta presenta al suo interno un arcobaleno di tematiche. Filo conduttore della raccolta è l’autrice stessa che, con toni a volte ironici e a volte malinconici, si apre all’alterità del lettore, introducendolo ad una lettura alternativa e più curiosa di quel “seme scarno della realtà” che tutti noi, troppo spesso, sembriamo considerare inevitabilmente immutabile.
Il libro, già dalla sua prima poesia, sembra porre al lettore una domanda: sembra chiedere se sia davvero necessario giacere a terra come un usignolo ferito da una spina mentre le “bestie” gioiscono della sua caduta. La prima poesia, intitolata All’usignolo, sembra voler quasi delineare un complesso processo dialettico, descritto all’interno del libro con una finezza metaforica straordinaria, tra l’individualità e il lento ma continuo scorrere melanconico della realtà. Sfiorando il naturalismo, l’immagine del dialogo tra la poetessa e la realtà assume poi colorazioni quasi frenetiche, agitandosi come una bolla di sapone che si rifiuta di scoppiare mentre è trasportata dal vento. Ciò lentamente conduce ad un’interrogazione su sé stessi, all’esaminare il proprio io tanto in profondità dall’iniziare a vagliare ogni singolo aspetto ed ogni singola scelta fino ad arrivare alla domanda fondamentale: siamo in grado di accettarci per quello che siamo? È, cioè, possibile discolpare il “Soldatino di piombo” dalle accuse che lui stesso si imputa in un tribunale fatto di indici puntati solo verso di lui? La poetessa è convinta di sì. L’accettazione di sé allora inizia ad essere un punto cardine della sua poetica, l’accettazione dei propri limiti e delle proprie origini, il discolparsi da sé stessi e dalla più feroce autocritica. Così sembrerebbe, dunque, che lo scopo del libro sia raggiunto, che il messaggio sia arrivato…
Pur tuttavia, non è così. Si delineano nuove maschere e nuove figure all’interno di questa indagine, dalla tragicità dell’indifferenza, descritta come una “lama fredda” e un “anestetico male” nella poesia Intro, sorge un invito alla resistenza. Ma resistenza a cosa? Alla totalità delle cose, al crepitìo assordante delle proprie angosce quotidiane, rilette come un invito alla continua e costante ribalta basata su di una sempre presente rilettura di sé, volta all’accettazione dell’alterità nei suoi aspetti più cupi. L’oggetto è chiaramente evanescente, eppure così incredibilmente concreto che il lettore non può non accettare il dialogo intrinseco che l’autrice sembra voler instaurare. L’aquila, il sogno, il sentimento, l’innamorarsi di un domani migliore, tutte queste cose tornano in volo nell’ultimo testo in versi. Ed ecco dunque il vero messaggio che l’autrice vuol trasmettere, ecco che ogni tessera del mosaico, inizialmente frammentato, torna al suo posto. La speranza si alzerà in volo, anche con la morte nel cuore, anche quando ogni luce sembra spenta, lei S’alzerà In Volo.
Sebbene il titolo del libro, Ossa cave, faccia nascere nella mente del lettore comune un’immagine scarna e quasi povera di significato, il libro si presenta come un vero e proprio compendio di emozioni su inchiostro. Già dallo stesso titolo è, in realtà, evidente l’intento strutturale del libro, di fatto il nome Ossa cave è una metafora ben costruita sul tema principale della speranza. Basando questa breve analisi testuale sulle parole della stessa autrice, non possiamo che definire questo titolo come un’analogia poetica sulla struttura che, assieme alle ali, permette agli uccelli di volare. L’analogia sta proprio nel paragonare le ossa cave degli uccelli al cervello umano, inteso come unico strumento che permette all’uomo di volare e di rialzarsi. Essendo il testo ispirato al terremoto del 2009, spiega l’autrice, l’invito al popolo abruzzese a rialzare la testa fa comprendere il perché di una tematica conduttrice quale il ritorno alla ribalta. Un’altra caratteristica che sorge evidente da

questa definizione è la scelta degli uccelli come animali protagonisti dell’analogia presente del titolo, evidente soprattutto se si considera il nome della città epicentro della catastrofe di sette anni fa: l’Aquila. Di facile lettura, il testo non presenta una struttura metrica delineata e finita, ma lascia largo spazio al processo ermeneutico. Leggero sia nei termini che nella forma, il testo esprime un grande potere comunicativo, presentandosi come strumento viatico per una continua esplorazione di sé stessi e di ciò che caratterizza il reale circostante. Un utile strumento per la sua lettura, nonché uno dei temi che il testo invita a riscoprire, è la curiosità e la capacità di reinterpretarsi. Nient’affatto pesante, il testo non sembra voler imporre al lettore noiose e chiuse rime, anzi fa della rima una comparsa sporadica atta solo a dare melodia ad un racconto che sembra voler parlare della più intima interiorità dell’essere umano. Il libro, seguendo un ordine tematico non scritto, si dischiude in un orizzonte relazionale volto a sottolineare il legame tra autore e lettore attraverso una sistematica descrizione di quel turbinio antisistematico di sentimenti che stringono chiunque in una morsa ferrea. Se si dovesse descrivere il testo con una sola frase, ha dichiarato l’autrice, lei userebbe “Storie di amore incompiuto” poiché ogni poesia e ogni racconto, prosegue la poetessa, hanno in comune un sentore di qualcosa che si interrompe. L’interruzione è dunque nella stessa natura del testo e, come un ospite inquietante, dà la sensazione che ci sia qualcosa di incrinato, di bruscamente messo a tacere e che va ricostruito. Da qui, l’evidente apertura del testo al lettore, invitato a completare, nella sua mente, la riflessione, bruscamente interrotta, che il testo porta in luce.
La stessa autrice, rispondendo alla mia osservazione sull’incredibile brevità del testo, ha risposto affermando di aver “fatto una cernita” dovuta all’enorme quantitativo di poesie scritte; la stessa forma tascabile del testo, ha affermato la giovane scrittrice, è finalizzata al rendere meglio l’idea che il libro sia di “consultazione continua” definendo il testo come “un libro che vive e cambia insieme alle persone” identificando quest’ultimo come l’obiettivo posto nel processo di scrittura del testo. Se l’obiettivo sia stato raggiunto oppure no, solo i lettori potranno stabilirlo. Io, nella mia breve analisi, ho cercato di scoprire i significati più nascosti del testo, sebbene queste poche parole dell’autrice fanno presumere che sentiremo ancora parlare di lei e fanno ben sperare per eventuali future pubblicazioni.


Simone Forcucci Sulmona 27/08/2016

domenica 18 settembre 2016

Seconda presentazione di "Ossa Cave" a Sulmona (AQ)

Rieccomi di nuovo a scrivere sul blog! Sono state settimane intense e tutte dedicate al mio primo lavoro "Ossa Cave", un libro che mi sta dando moltissime soddisfazioni, un sogno che si realizza. Ieri 17 Settembre 2016, l' evento della mia seconda presentazione di "Ossa Cave", questa volta a Sulmona presso la sede della "Zona alternativa 1000 Watt". Una serata estremamente stimolante, grazie ad una partecipazione attiva ed interessata e anche grazie agli interventi di Michael e Simone, che mi hanno accompagnata in questa nuova avventura. Inoltre la bellissima recensione di Simone verrà pubblicata a breve su questo blog e sulla pagina facebook di "Ossa Cave". Sto già lavorando a nuove presentazioni... nel frattempo continuo a fare quello che amo, scrivere. A presto!
Michela



Recensione di "Ossa Cave" sul Blog "Con i libri in paradiso"

Ecco la recensione del mio libro "Ossa Cave", a cura del blog "con i libri in paradiso"!
https://conilibriinparadiso.wordpress.com/2016/09/13/recensione-ossa-cave-di-michela-di-gregorio-zitella/


martedì 30 agosto 2016

"La pianta di Bugon Ville" poesia presente nel libro "Ossa Cave" (Puntoeacapolab 2016)

La Pianta Di Bugon Ville
Brezza di mare
la tua casa a forma di nave
Immagino nelle barchette
perse nell’acqua.
Fiori viola mi salutano da lontano
E un funereo sole in pieno Luglio
mi ferisce il volto.
Oh quando cala la luna su questo mare stolto
cala, distratto, questo giorno
che al mio cuore era rivolto.


sabato 6 agosto 2016

Presentazione A Raiano di "Ossa Cave"

L' Associazione "Città del Sole" è lieta di invitarvi alla Prima presentazione ufficiale  del libro Ossa Cave della scrittrice Michela Di Gregorio Zitella.
Ci vediamo il giorno 12 Agosto 2016 alle ore 21:00 presso Piazza Umberto Postiglione, Raiano.

Che cos' è "Ossa Cave"?
"Ossa Cave" è la prima raccolta di poesie e racconti brevi di Michela Di Gregorio Zitella, giovane scrittrice raianese. Il libro è edito da Punto EA capo lab ed è arrivato nelle librerie pochissime settimane fa. 
"Storie di amore incompiuto"
Questo è lo slogan che porta avanti tutto il concetto del libro: ogni poesia ed ogni racconto parlano di un amore difficile, che in qualche modo si è interrotto bruscamente. Alcune poesie sono dedicate ai temi che più mi interessano,come l' omofobia,la violenza di genere e il razzismo.Altre si ispirano a storie di vita, dai miei viaggi verso Bologna e Venezia alla sicurezza che suscita in me il fascino naturalistico dell' Abruzzo e in modo particolare di Raiano, mio paese natale. Per saperne di più ci vediamo in Piazza per discuterne insieme! 
Michela
(copertina del libro di Yoselin Giovani)


sabato 30 luglio 2016

Sito del Collettivo Velvet Flies

Amici e visitatori del blog, nel link sottostante troverete il sito del collettivo artistico Velvet Flies. Potete trovare i disegni e le poesie riguardanti la nostra ultima mostra "Prendi questo corpo" e ovviamente tutte le news che potete reperire anche sulla nostra pagina facebook "Velvet Flies-collettivo artistico". Diciamo che io, Yoselin e Gessica non ci stiamo fermando mai: per il mese di Agosto avremo parecchie novità per voi! Ma non voglio anticiparvi troppo... godetevi il sito e continuate a seguirci!
Michela

http://velvetflies.weebly.com/

martedì 26 luglio 2016

Incipit del racconto "Perdersi", presente nel libro "Ossa Cave" di Michela Di Gregorio Zitella

    Estratto di "Perdersi", racconto presente nella raccolta "Ossa Cave" di Michela Di Gregorio Zitella. Il libro è al momento disponibile presso la libreria Punto ea Capo di Sulmona (via Roma 12). Presto altre news su questo blog per quanto riguarda le ulteriori modalità di acquisto della raccolta.    

" Mangiavo davanti al televisore. Cadere in una botola, come vedevo nel quiz a premi, era proprio la sensazione che stavo provando da quando avevo smarrito qualcosa. Trangugiavo avidamente il pane con i pomodori di mia madre, la mia casa era spoglia; una luna assassina mi guardava dalla finestra. Poggiai gli occhiali sul tavolo e mi stropicciai gli occhi con una mano. Cosa avevo perso? La via di casa, un pacchetto di sigarette, la possibilità di cambiare vita, l’ennesima opportunità di superare l’esame della patente. No! Avevo perso qualcosa di più prezioso, una poesia..." (continua) 

martedì 12 luglio 2016

Arte uguale?

Siamo stati ad una mostra qualche giorno fa, presso lo spazio MAW di Sulmona. Le opere dell' artista Giuseppe Zema, oltre ad essere meravigliose, mi hanno ispirata durante la stesura di questa risposta. La domanda ci è stata posta durante l' inaugurazione da un' altra artista, Valentina Colella. "ARTE UGUALE?". Bene, rispondere è difficilissimo. L' arte è prima di tutto soggettività e, proprio come qualcuno ha detto durante quella mostra, arrivare al concetto di arte significa in qualche modo lasciare che essa perda il suo vero significato. Quel giorno ho passato una notte insonne ma molto produttiva: idee per racconti, qualche abbozzo di fiaba e le solite poesie d' amore delle quattro del mattino. Ma più di tutto, questa domanda mi girava in testa e allora, presa la solita bic e un pezzo di carta, ho scritto quello che per me è l' arte. Potete commentare sotto questo post con la vostra idea di arte, ne sarei curiosa.
Michela 

                               
ARTE=Icastico.Saper colpire se stessi e gli altri con l' essenzialità di quello che elaboriamo attraverso le nostre paure e le sensazioni più profonde. Vivere nel bilico di voler farsi capire, ma al tempo stesso malcelare il nostro io che,paradossalmente, si manifesta solo nell' arte.Essenziale come il battito di una grancassa. Essenziale come una penna e uno scrittoio. Essenziale come una tela bianca da riempire con la propria poesia.
(Michela Di Gregorio Zitella)

(Disegno "Effetti collaterali" di Yoselin Giovani)

venerdì 8 luglio 2016

Madama Urbino

Primissima impressione sulla città di Urbino, visitata ieri. Artistica, come immersa in una favola, elegante. 

Madama Urbino

Le salite col fiatone
l’ unica canzone
che scrivo
per te.
Urbino la sera
è come luce oscura
del mattino;
le leonesse dormono,
corrono,
suonando i campanelli.
Ma nessuna risposta
arriva dai monti.
solo il Duomo
severo ti osserva
immerso in un medieval
silenzio.
Tranquillo Raffaello
disegna questa vita
e noi
fra queste  dita
torniamo verso casa
sicur che un giorno nuovo

da te mi porterà.

Michela Di Gregorio Zitella

lunedì 4 luglio 2016

La Stazione

La stazione

Teneri baci dati all' aria
prima di partire
così la stazione mi sembra
meno gremita di gente che va
e che viene.
l'amore rende soli, ma sul tuo grembo c' è
ancora il profumo delle nostre parole.
L' aria è gelida,e calda perchè
io vado via senza te e tu corri via

a riprenderti i tuoi sogni.

(Michela Di Gregorio Zitella, collana Riflessi 2015)

mercoledì 29 giugno 2016

Poesia tratta dalla mia prima raccolta presto in uscita-Natural Calliope

Questa poesia, già presente nella raccolta "Riflessi", farà parte del mio prossimo libro, insieme ad altre 30 poesie ed alcuni racconti. Nel frattempo, godetevi "Natural Calliope", nata dalla mia passione per la musica e, in modo particolare, dal ritmo incalzante delle percussioni. 
Michela Di Gregorio Zitella

Natural Calliope
Cadono gocce d’acqua
Come fossero metronomi interrotti.
Poi all’improvviso il cielo si squarcia
E un rullo di tuoni si leva in marcia.
Il muro di suoni
È come fitta nebbia,
o meglio come flebili arcobaleni
disegnati dalla spensieratezza
degli amori novelli.
Al ritmo della pioggia
Sbocciano calde gemme
E come piccole chitarre
Si snodano allo stridere felice
Della Madre Terra.
Ed io, a modo mio,
Osservatrice delle più
Insidiose note del cuore
Mi lascio andare
A questo spartito senza parole.


domenica 19 giugno 2016

Poesia introduttiva per la mostra "Prendi questo corpo" del collettivo artistico Velvet Flies

Questa poesia ha introdotto la mostra "Prendi questo corpo" del collettivo Velvet Flies presso lo spazio MAW di Sulmona. è ispirata in modo particolare dalle atrocità della violenza di genere, razzismo, xenofobia, omofobia, tutti temi a cui io mi sento empaticamente legata.

INTRO
Avvelenato da una lingua di gesso,
decisa è la lama fredda dell’ indifferenza
unica testimone di una flebile
intermittenza,
di una luce evanescente,
la mia denuncia cosciente
di qual si voglia delitto
un ronzare incandescente
che esplode dritto nel cuore,
colore di un disperato amore.
Prendilo! Prendi tutto di me.
A me non restano che pietre,
proiettili di sale,
il pianto di una rivolta,
questo anestetico male.
Prendi questo corpo:
Io, circondata da un vuoto che fa rumore,
Io, bruciata anima di vetro,
Io, rendo grazie

e crollo.

martedì 14 giugno 2016

Poesia dedicata a L' Aquila vincitrice del premio Alessandra Schiarini 2009. Michela Di Gregorio Zitella

S’alzerà In Volo
Ho visto un’aquila ferita

cadere fra le fronde,

camminare sofferente

fra i pini e i monti ostili, nei vicoli dei vini,

con lo sguardo verso il mare.

E domani s’alzerà in volo

con i suoi figli morti fra le braccia,

senza mai schiantarsi al suolo.

Ho ascoltato per i prati in fiore, dolci arpeggi di chitarra,

lievi battiti d’ali, di farfalla,

caos, lavori in corso.

Voci allegre, sguardi muti, di chi ha smesso di ascoltare.

domani s’alzerà in volo, la déa dei cinque sensi,

restituirà la voce a chi ha perso le parole.

La quiete struggente del mare d’inverno

porta odori vivi da molto lontano,

strappando l’innocenza

persino ai fiori di campo.

A primavera, il gusto aspro della vita

sembrava il più dolce che avessimo mai provato.

E s’alzerà un grido sui colli in fiore

un grido d’amore,

un grido d’orgoglio

che come vento,

ci alzerà in volo.

Michela Di Gregorio Zitella
                                                                                     







venerdì 10 giugno 2016

Audiolibro- Poesia "Venanzio, pensieroso e fuggitivo"

Ispirata al fiume San Venanzio: uno scorrere di immagini oniriche a volte contrastanti, nella dura lotta fra il timore e la voglia di appartenere ad un "luogo dell' anima".
https://www.youtube.com/watch?v=wdMbx2fDrxg

giovedì 9 giugno 2016

Poesia per il Natale 2015- Concerto Banda Città di Pratola Peligna

Il focolar sonoro.

Di soppiatto
Sotto al vischio
Fra uno schiocco ed un fischio
Il musicante accorda il suo strumento.
Gioiosa la neve cade
Su queste note molli,
e tutto tace.
Al sonoro focolare
Tutti sono quasi addormentati
E solo una grande stella
Stride sui violini,
respira di giochi e di sollazzi.
In questi giorni di festa
Non si può chiedere al musico
Di non suonare:
Sarebbe come chiedere al
Domani luminoso,
all’ innamorato più geloso

di smettere d’ amare.

Michela Di Gregorio Zitella

mercoledì 8 giugno 2016

Collettivo artistico "Velvet Flies"- L' arte di ribellarsi.

Questo 2016 mi ha portato moltissime novità, ma una su tutte mi riempie di orgoglio: la nascita del collettivo "Velvet Flies",una collaborazione tutta al femminile tra me e le artiste abruzzesi Gessica di Nino e Yoselin Giovani. Sentivamo davvero il bisogno di unirci e di parlare dei temi più disparati, in un periodo in cui Sulmona (ma anche altrove) sta vivendo una crisi culturale molto forte. Quindi abbiamo unito la poesia e le arti figurative e ci siamo lanciate in questo progetto, portando avanti una mostra sulla sessualità presso lo spazio MAW di Sulmona. L' arte diventa il veicolo per ribellarsi ad un sistema che troppe volte si tappa le orecchie per non sentire le urla dell' ingiustizia. Per questo l' arte diventa come un filo di Arianna, che cerca di trascinarci fuori dal labirinto della convenzione sociale.
https://www.youtube.com/watch?v=T0ldfcSkggU

Presentazione video della poesia "All' usignolo", per la casa editrice Pagine, antologia "Riflessi",2015.

Biografia-Michela Di Gregorio Zitella

Michela Di Gregorio Zitella nasce il 5 ottobre 1994 a Sulmona, in Abruzzo. Vive a Raiano (AQ) e si diploma al Liceo Linguistico G. Vico di Sulmona.
Da sempre coltiva la passione per le arti ma è grazie alla vittoria del Premio “Alessandra Schiarini”, con la poesia S’alzerà in volo, nel 2009, che si dedica assiduamente alla scrittura.
Dall’anno successivo fa parte di un gruppo di poeti che decidono di dar vita alla corrente artistico-letteraria denominata “Labirintismo”.
È nel 2015 che inizia la sua incursione in due generi letterari apparentemente opposti: la fiaba per bambini e la narrazione drammatica con sfumature horror e noir.
Nel frattempo continua a partecipare a diversi concorsi nazionali di poesia e collabora con il collettivo artistico “Velvet Flies” che si occupa di varie tematiche sociali attraverso l’arte contemporanea.


        Concorso Nazionale di Poesia Nuova Acropoli – V Edizione
                    III Classificata Michela Di Gregorio Zitella
                                                              
D’Amore ed altri meccanismi
Urgentemente il mio cuore,
s’azzanna nel desiderio,
unico il portamento,
di una meccanica volontà.
Il mio camminare
è l’onesto ticchettare
d’un orologio guasto
che fino alle stelle,
tremanti fiammelle,
un giorno mi porterà.
Non s’inceppa
l’incalzante arrovellarsi del mondo
il mio cielo si perde
nell’ammirare le fulgide stelle
che al lunare pallore
si stringono nel petto
come se fosse il solo Dio
a raccontarmi tutto questo.

Pescara, 28 maggio 2016